VALTELLINA


La Valtellina coincide largamente con la Provincia di Sondrio; è ricchissima di tradizioni e cultura ed è un mondo integralmente alpino eppure eterogeneo, fatto di ghiacciai come di vigneti; questi ultimi sono una vera e propria opera d’arte basata su un’oculata ingegneria del territorio, che danno vita a “eroici vini”.
Un dislivello di 3800 metri e una varietà di paesaggi separano il Trivio di Fuentes da Punta Parrocchetti, i due estremi di questo lungo “corridoio” naturale che si sviluppa tra la Lombardia e l’Europa continentale. E se la prima fonte di fascinazione, il primo impatto emozionale è nella natura, la bellezza della Valtellina è anche nei suoi borghi che, generati tutti dalla cultura alpina, hanno una loro identità definita, microcosmi urbani ricchi di storia e arte quanto di cultura materiale.
Si inizia da Bormio, nota per il suo comprensorio sciistico e per le attrattive del vicino Parco Nazionale dello Stelvio: può vantare un centro storico incantevole, degno di un borgo che seppe convertire i proventi dei suoi commerci in indipendenza politica e imporre dazi di transito alle potenze d’Italia e Oltralpe. Proseguendo verso valle, si trova Grosio, antico borgo rurale circondato da alpeggi; il suo Parco delle Incisioni Rupestri, dominato dai resti dei medievali Castel Vecchio o di San Faustino e Castel Nuovo, è una delle più importanti testimonianze sugli insediamenti preistorici in Valtellina. Raggiungendo Tirano si incontra il suo Santuario mariano, costruito nei primi anni del Cinquecento in seguito ad una miracolosa apparizione della Vergine. Tirano è crocevia delle Alpi, patrimonio mondiale dell’Unesco quale stazione di partenza dello spettacolare Trenino Rosso del Bernina, incrocio di cultura tra Italia e Svizzera. Si raggiunge ora l’ideale linea di confine tra alta e media valle dove si colloca strategicamente Teglio, il suo passato illustre è raccontato da un buon numero di dimore nobiliari; tra queste primeggia Palazzo Besta, imponente quanto armoniosa villa rinascimentale in cui sembra ancora aleggiare lo spirito dell’Umanesimo. Seguendo il corso dell’Adda si raggiunge Ponte in Valtellina, uno dei più caratteristici paesi rurali della media valle. L’abitato, con le sue strette vie ancora pavimentate con ciottoli di fiume, si stringe intorno alla chiesa di San Maurizio la lunetta del cui portale maggiore è opera di Bernardino Luini, uno dei più grandi maestri del Rinascimento lombardo. Percorrendo pochi km si raggiunge Sondrio, capoluogo di provincia, la più importante realtà urbana con il ruolo di fulcro più che di guida, che rispecchia la sua centralità amministrativa nel territorio e il cui centro storico si dispone compatto sotto Castel Masegra sede ora del museo Castello delle Storie di montagna, CAST. Sondrio è circondata oggi come secoli fa dall’importante area vitata del Sassella e del Grumello, due delle cinque zone di produzione dei vini D.O.C.G. di Valtellina. Proseguendo in direzione ovest si raggiunge Morbegno, centro di antica tradizione commerciale che trovò la sua fortuna con l’apertura della Strada Priula, la “via del sale” che collegava i territori dei Grigioni a Venezia. La cultura dello scambio qui si tradusse in una spiccata vitalità in campo artistico. Oltre Morbegno, poco prima che l’Adda si getti nel Lago di Como, sulla Valtellina si innesta la Valchiavenna. Chiavenna ne è il borgo più abitato, la chiave delle Alpi, che per la sua posizione strategica fu contesa e soggetta ad invasioni. Il suo centro storico mantiene un’integra veste rinascimentale e atmosfere da “piccolo borgo antico” tra loggiati e fontane di pietra ollare. Poco lontano, a Prosto di Piuro, si trova la cinquecentesca residenza di campagna dei Vertemate, nobile famiglia mercantile; Palazzo Vertemate è una delle più affascinanti e prestigiose dimore rinascimentali lombarde.